La teoria del Locus of Control è molto interessante e l’ho scoperta grazie al mio amico Andrea Ciraolo.
In questa puntata la vogliamo raccontare anche a te.
Scoprirai che sta alla base anche di una buona comunicazione con gli altri e con se stessi.
Locus of Control: questo termine è stato usato dallo psicologo statunitense Rotter nel 1954.
Un costrutto unidimensionale caratterizzato da due poli, interiorità ed esteriorità.
Il Locus of Control si distingue in interno ed esterno.
Locus of Control interno
Chi crede di avere avere pieno controllo della propria vita, sostenendo che sono le proprie azioni a modificare il corso degli eventi, ha un locus of control interno.
- Quello che mi succede dipende da me e dalle mie scelte?
- Il paziente capisce che la prevenzione dipende in gran parte dai suoi comportamenti?
Locus of Control esterno
Chi attribuisce il proprio successo o il fallimento a cause esterne, poco controllabili e imprevedibili, ha un Locus of Control esterno.
- Mi sento “sfortunato” perché le cose non vanno come vorrei?
- È sempre qualcun altro che influenza le mie scelte e quello che mi capita?
- Il paziente si sente “sfortunato” o “predisposto” a sviluppare, ad esempio, la malattia parodontale?
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“Potremmo misurare il “luogo di controllo” (interno/esterno) che i nostri pazienti utilizzano nelle varie situazioni e quindi anche nel loro approccio alla malattia.” – Andrea Ciraolo